Un edificio del 1883, che in precedenza ospitava la mitica fabbrica di camicie – “Confiança” – e dove il primo film è stato girato da Aurelio da Paz dos Reis, nel 1896, è stato adesso trasformato in una struttura ricettiva alternativa.

Architetti: Gonçalo Queirós Carvalho Architecto
Luogo: Porto, Portogallo
Nome: ZERO Box Lodge
Anno del progetto: 2018
Fotografie: Tiago Casanova

Questa esperienza alternativa è lo ZERO BOX LODGE – creato non per essere un hotel né un ostello, ma piuttosto un nuovo tipo di sistemazione in cui le camere sono vani in legno appositamente creati per gli ospiti. L’edificio caratterizzato da una larghezza ridotta delle facciate, rispetto alla profondità, e l’assenza di luce naturale, ha portato a un ripensamento del modo di abitare lo spazio. L’architetto sceglie di mantenere la struttura e la facciata dell’edificio, ricostruendo interamente il piano superiore e il tetto.



L’ispirazione per lo ZERO Box Lodge proviene dai modelli di alloggio orientali chiamati “hotel a capsule” adattati al contesto occidentale. Nei modelli giapponesi, dormire è visto solo come una necessità pragmatica, gli spazi sono spogliati di attrezzature e lo scopo principale è quello di garantire un buon momento di riposo, in qualsiasi momento della giornata. Essendo così, l’assenza di luce naturale è stata vista come un fattore positivo.



Nel contesto occidentale, le capsule si sono evolute in spazi più ampi con un bagno, una stanza con spazio per due persone, ed una garanzia di comfort e privacy. La mancanza di servizi rimane ma con uno scopo: la creazione di ampie aree comuni di interazione.


Al piano terra un bar e un ristorante, aperti verso l’esterno, promuovono una fusione naturale tra gli ospiti e il pubblico locale di Porto. La decorazione realizzata con mobili riciclati porta comfort all’atrio, incorporando allo stesso tempo elementi decorativi contemporanei come pannelli di piastrelle dipinte a mano dall’artista Paulo Ramuni o il rivestimento di una vecchia cassaforte con un tappeto disegnato da Diogo Muñoz che ricrea le famose piastrelle nelle chiese di Porto.



Al 5 ° piano, c’è un ristorante e un bar con un concetto innovativo in cui convivono, un piccolo cinema e un vecchio jukebox.
