Questa casa nel Berkshire, progettata da Matthew Barnett Howland, Dido Milne e Oliver Wilton con muri portanti e tetti a sbalzo, è costruita quasi interamente in sughero. Attualmente nella rosa dei candidati per il premio Stirling RIBA 2019, il progetto è un tentativo di realizzare pareti e tetti solidi da un unico materiale bio-rinnovabile.

Architetti: Matthew Barnett Howland con Dido Milne e Oliver Wilton
Nome: Cork House
Luogo: Berkshire, Regno Unito
Anno:2019
Fotografie: © matthew barnett howland

La casa è costituita da un innovativo kit di autocostruzione con una emissione di CO2 pari a zero, cioè ha assorbito più anidride carbonica di quanta ne sia stata emessa durante l’intero processo di costruzione. Le emissioni di carbonio per tutta la vita sono inferiori al 15% di una casa di nuova costruzione, circa un terzo di una casa passiva con struttura in legno.


Con particolare attenzione alla semplicità e alla sostenibilità, il progetto fornisce una soluzione innovativa, costruita quasi interamente da un unico materiale bio-rinnovabile anziché da una serie di materiali.

Progettata, testata e sviluppata in collaborazione con la scuola di architettura bartlett UCL, la casa incorpora un sistema di costruzione a giunti a secco, in modo che tutti i 1.268 blocchi di sughero possano essere recuperati a fine vita per essere riutilizzati o essere smaltiti senza inquinare.


L’edificio è concepito come un kit, con componenti prefabbricati e assemblati a mano in loco senza malta o colla.

La sua forma strutturale reinventa i semplici principi costruttivi di antiche strutture in pietra come le antiche case celtiche. Il sughero, a sua volta, crea un ambiente sensoriale tattile con un buon odore e ottime condizioni acustiche.

