Le donne hanno sempre dimostrato la loro passione e il loro talento per il design e l’architettura in una professione dominata dagli uomini. È paradossale che persino nel XXI secolo l’architettura possa ancora rappresentare un percorso di carriera impegnativo per le donne, e l’ineguaglianza di genere continua ad essere motivo di preoccupazione. Il ruolo che le donne hanno giocato nell’architettura è stato storicamente trascurato e la rigida struttura della società ha schiacciato i loro contributi tendendo a trascurali. Tuttavia, ci sono donne architette che, sfidando i pregiudizi della professione, hanno avuto un profondo impatto sull’architettura come la conosciamo oggi. In questa nuova rubrica celebriamo donne il cui impatto nel mondo dell’architettura è incommensurabile. Hanno aperto la strada a generazioni di architetti donne e hanno dato un grande contributo all’architettura internazionale. La lista, ovviamente, non è esaustiva e molti nomi importanti possono essere lasciati fuori e per ciò chiedo venia.
Questa rubrica vuole solo essere una piccola finestra su una lunga lista di leggendarie donne in architettura.

- Eva Jiřičná (1939)
E’ un architetto e designer della Repubblica Ceca, attiva a Londra e Praga, conosciuta per la sua attenzione ai dettagli e lo stile decisamente moderno. Dal 1996 è a capo del Dipartimento di Architettura presso l’Università di Arti Applicate di Praga. Nel 2007, è stata Presidente della Commissione Internazionale che ha avviato un progetto di costruzione del nuovo edificio della Biblioteca Nazionale di Letná.

La sua lunga carriera è iniziata con un lavoro al Greater London Council nel 1968, seguita dalla Louis de Soissons Partnership (è stata nominata Associate Architect) lavorando per 10 anni a Brighton Marina e successivamente presso Richard Rogers Partnership, dove era responsabile di alcuni degli esterni e di tutti i progetti di interior design per l’edificio del Lloyds HQ nella City di Londra.

Con Jan Kaplicky e lo studio Future Systems, ha progettato il negozio Way In di Harrods, che ha influenzato una generazione di progettazione di “interiors” e che le ha permesso di avviare il suo proprio studio. Dato che l’arrivo di Eva nel Regno Unito coincise con l’invasione sovietica della Cecoslovacchia, non fu in grado di ritornare nel suo paese di origine per 22 anni. Tuttavia, dopo la “Rivoluzione di velluto” del 1989, è stata in grado di ristabilire la sua antica amicizia con Vaclav Havel, con la quale ha continuato a collaborare a vari progetti fino alla sua morte nel 2011.

Nel corso degli anni, il contributo di Jiricna all’architettura e al design è stato riconosciuto con molti prestigiosi riconoscimenti, tra cui il titolo Royal Designer for Industry (RDI), un CBE (Commander of the British Empire); è stata eletta Royal Academician dalla Royal Academy of Arts, iscritta come Fellow A.I.A. (American Institute of Architects), ed è stata insignita del Premio alla carriera dal Ministero della Cultura Ceco.

È stata onorata da dottorati e professori di molte università. Eva presta un forte impegno per l’educazione architettonica in tutti i suoi aspetti, svolgendo frequenti colloqui e seminari e agendo come esaminatrice esterna per diverse scuole. Partecipa frequentemente a giurie di architettura e conferenze a livello internazionale.

